18 aprile 2013

Settimana Resistente al Rifugio Casera Ditta - Val Mesath - Erto (PN)

Quest'anno gli appuntamenti, per rivivere la Resistenza in Val Mesath, occuperanno due weekend.

Domenica 28 aprile è prevista la tradizionale festa partigiana che ospiterà il dibattito "Dalla cultura della Resistenza alla resistenza della cultura" con la presenza del giornalista Gabriele Polo. Seguirà l'abituale pranzo sociale.

Sabato 4 e domenica 5 maggio ci sarà l'iniziativa organizzata dall'Associazione Culturale Totem. Ore 20:00 cena del Partigiano, ore 21:30 proiezione del documentario "Cercando le parole - la disobbedienza civile delle donne friulane di fronte all’8 settembre 1943", presentato dai registi Paolo Comuzzi e Andrea Trangoni. Progetto promosso dal Comitato donne resistenti di Udine.



"Cercando le parole” racconta quei lontani episodi di impegno civile
con la forza delle parole delle protagoniste. La Storia è fatta anche
di tante piccole quotidiane storie di disobbedienza, di reazione
all’indifferenza. Storie che ci riconsegnano la consapevolezza di
poter cambiare le cose. Anche per questo si deve ricordare, si deve
raccontare. Per coltivare il “vizio” della memoria, antidoto alla
smemoratezza indotta da questi tempi.

Scarica la locandina in formato pdf


INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI Rifugio Casera Ditta:

Roncali Adriano 0427-879010, gestore del rifugio.

Per il pernottamento del 4 maggio è consigliata la prenotazione per consentire al gestore del rifugio di organizzarsi al meglio.

INDICAZIONI PER RAGGIUNGERE IL RIFUGIO:

da Longarone si sale alla diga del Vajont; superata la diga, dopo 500 m circa si imbocca sulla destra la strada bianca che corre sulla frana del Vajont; la si segue fin quasi a raggiungere località Pineda, dove si può parcheggiare. Poco prima delle case di Pineda (774 m) si incontra un bivio (tabelle). Si imbocca la stradina a destra che con uno strappo in salita porta a un costone (906 m) da cui si ha una bella veduta della Val Mesath. Si prosegue in quota internandosi nella valle fino ad uno slargo in cui si abbandona la strada proseguendo a sinistra su un sentiero denominato “sentiero Africa”. Si raggiunge il fondo della valle e, attraversato il torrente, con una breve risalita si giunge al prato dove sorge il rifugio (1h 30).

Ritorno per lo stesso itinerario percorso in verso opposto.

COSTI:

cena, pernottamento e colazione tra i 30 e i 40 euro a seconda del menù della cena.

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