8 aprile 2007

Epilogo cineforum "La Strategia Della Tensione" martedì 17 aprile con Piazza Fontana di Carlo Lucarelli (ore 21, Piazzale Ca' Pesaro 1, Este)



"C'è un uomo che vola. Le braccia allargate, il volto proteso in avanti, le gambe dietro, distese, sembra davvero che stia volando, e invece precipita, cade. Sta cadendo lungo la tromba delle scale di un condominio di Padova. Tre piani, il secchio delle pulizie lassù, sul pianerottolo, perchè quell'uomo ci lavora in quello stabile al numero 15 di Piazza Insurrezione, una scarpa che è saltata via al primo piano e lui cade, non vola, cade, sempre più veloce, verso il pavimento dell'atrio, e intanto urla in quel condominio silenzioso di prima mattina. Quindici metri, tre piani, uno dopo l'altro, e poi il tonfo sul pavimento, e l'altra scarpa che vola via, lontano. La moglie lo troverà qualche ora dopo, nel vano dell'ascensore. Morto."

Inizia così il racconto di Carlo Lucarelli sulla strage di Piazza Fontana. L'uomo che vola nella tromba delle scale tre mesi prima della strage del 12 dicembre 1969 è Alberto Muraro, vittima preventiva che poteva fare da testimone in un'inchiesta che avrebbe potuto inchiodare i fascisti Freda e Ventura prima che la loro organizzazione innescasse la spirale di violenza che si spegnerà solo molti anni più tardi. Lucarelli ci spiega anche come è andato a finire il processo su Piazza Fontana, conclusosi nel 2005 col l'ammissione della matrice fascista della strage, ma che ha anche visto l'assenza di pene detentive per gli imputati e il pagamento delle spese processuali da parte dei parenti delle vittime.

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